LE CAVE

CARSO BRESCIANO

Dentro il paesaggio

Il cosiddetto "Carso Bresciano" è un'area di grande interesse naturalistico, sia per quanto riguarda gli aspetti geologici che biologici. Per comprendere la sua formazione è necessario risalire a circa 250 milioni di anni fa, quando sulla superficie del globo esisteva soltanto un megacontinente detto Pangea, e alla successiva origine della catena alpina, il grande affioramento roccioso a cui appartiene nella porzione più meridionale. 

Il bacino marmifero del marmo Botticino, e delle più orientali brecce, occupa idealmente il "Carso Bresciano", una fascia di territorio che da Brescia si protende verso nord-est fino all'inizio della Val Sabbia e verso sud fino alla piana del fiume Chiese. Le rocce affioranti in questo comprensorio sono di origine sedimentaria e di natura carbonatica: si tratta di calcari puri o contenenti una quantità variabile di argilla o selce formatasi in ambiente marino. La successione stratigrafica parte dalla dolomia principale del triassico superiore per giungere, seguendo l’ordine cronologico, alla scaglia lombarda cretacea. Grazie alla natura sedimentaria di queste rocce è possibile ritrovare sul territorio fenomenologie carsiche, che hanno dato origine ad importanti cavità ipogee, i büs, evidenti presso l’ampio Altopiano di Cariadeghe a Serle e il Buco del Frate a Prevalle, così come rintracciare testimonianze fossili, alcune conservate ed esposte al museo.